Un piccolo omaggio al libro che ho appena finito di leggere, intitolato:
"Niente di vero tranne gli occhi" di
Giorgio Faletti.
Canzone della donna che voleva essere marinaio
Adesso soltanto adesso
che il mio sguardo sposa il mare
faccio a pezzi quel silenzio
che mi vieta di sognare
file di alberi maestri e mille e mille nodi marinari
e tracce di serpenti freddi e indolenti
con il loro innaturale andare
e linee sulla luna che nel palmo ognuna
è un posto da dimenticare
e il cuore questo strano cuore
che su una scogliera già sa navigare.
Adesso soltanto adesso
che il mio sguardo volge al mare
io capisco chi ha cercato le sirene
chi ha potuto il loro canto amare
dolce nella testa come il giorno
della festa i datteri col miele
e forte come il vento che si fa tormento
e spezza il cuore agli uomini e alle vele
e allora non c'è gloria o voglia
che si possa bere oppure masticare
né pietra di mulino a vento
che quel sasso al cuore possa frantumare.
Connor Slave
dall'album «Le bugie del buio»
darcri [Modificato da darcri 02/02/2006 3.04]